Buone notizie sono giunte nelle ultime ore dal fronte bancario a stelle e strisce. La banca d’affari Goldman Sachs ha riportato nel primo trimestre fiscale, chiusosi lo scorso 27 marzo, un utile netto di $ 1,66 miliardi, corrispondente a $ 3,39 per azione, battendo così ampiamente le previsioni formulate dagli analisti; luce verde anche per il giro d’affari, cresciuto nel periodo del 13% a 9,43 miliardi di dollari. I risultati di Goldman Sachs seguono quelli record annunciati da Wells Fargo, ed alimentano le attese di una ripresa della redditività da parte degli istituti di credito dopo lo scoppio della bolla dei mutui subprime. Goldman Sachs, tra l’altro, dichiara che nel più breve tempo possibile, attraverso un’emissione di titoli per cinque miliardi di dollari, provvederà alla restituzione degli aiuti di Stato legati al cosiddetto Fondo “TARP”, Troubled Asset Relief Program; questo anche per evitare di essere soggetti alle restrizioni imposte dal Governo USA in materia di remunerazione dei manager. I manager ed i dirigenti della Goldman Sachs, infatti, sono storicamente i meglio pagati tra le banche d’affari statunitensi.
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