In Africa si teme per la gravità dell’ aumento dei prezzi delle materie prime, in particolar modo per gli alimentari. Il forte aumento del prezzo e la minore disponibilità sul mercato del riso rischia di far scoppiare proteste e disordini nel continente nero, dove già grano e carburanti sono alle stelle In Egitto. Infatti proprio l’Egitto ha annunciato la sospensione delle esportazioni di riso per far fronte alla notevole domanda sul mercato interno, evitare il rialzo dei prezzi e di conseguenza le proteste degli strati più poveri della popolazione. Per l’Africa la situazione diviene inquietante perchè, accanto all’aumento del prezzo del riso, c’è da tener ben presente come abbiamo già detto l’aumento del prezzo del grano. Al Chicago Board of Trade(CBOT), la massima borsa mondiale dei cereali, il frumento, ad esempio, ha visto salire i prezzi del 123%.
Ma non sono solo i prezzi alimentari a salire in Africa, ma anche le borse, con indici nettamente superiori a qualsiasi gestore di hedge funds e New-York: +55% in un anno la borsa egiziana, +27% la Nigeria, +14% Tunisia e Marocco. Nello stesso periodo, il Giappone aveva perso il 20%, la Francia il 16,5%, gli Stati Uniti il 2%. Il continente ha conosciuto il suo più forte periodo di espansione dalla sua indipendenza, che non accenna a fermarsi, visto che l’FMI prevede un 6,3% per quest’anno ed un 6,4% per il prossimo. Secondo il Fondo Monetario Internazionale
l’interesse degli investitori e’ legato ai buoni risultati macroeconomici, al miglioramento della governance, alla stabilizzazione del paesaggio politico. L’alleggerimento del debito e l’aumento del prezzo dei prodotti di base hanno inoltre condotto ad una riduzione dei saldi esteri e di bilancio e ad un anticipo di rivalutazione delle loro monete.