Non bastano i problemi di bilancio, il rischio di bancarotta, e le pressioni della “task force” del settore auto USA sulla messa a punto di un piano di ristrutturazione credibile e sostenibile. L’ex-colosso automobilistico di Detroit General Motors, infatti, ha annunciato il richiamo di ben 1,5 milioni di veicoli a rischio incendio; trattasi, secondo quanto rende noto la stampa americana sulla società guidata da Fritz Henderson, di modelli di vetture che, a causa della perdita di olio nel tubo di scappamento, potrebbero essere soggette ad un principio di incendio. Quello di General Motors, in particolare, è un ritiro precauzionale visto che è stato assicurato che su nessuno dei veicoli soggetti a richiamo c’è stato un incendio e conseguenti danni a persone o cose. I modelli richiamati, tra l’altro, non sono più in produzione, e riguardano modelli appartenenti ai marchi Buick, Pontiac, Chevrolet e Oldsmobile. Ma non è quello del ritiro di milioni di veicoli il problema principale di General Motors in questo momento: come accennato, infatti, la società sta cercando di evitare lo spettro della bancarotta che, tra l’altro, viene “sponsorizzata” dall’Amministrazione Obama per permettere la ristrutturazione dell’azienda sotto l’ombrello della protezione dai creditori.