Dopo Goldman Sachs, anche il colosso bancario statunitense JP Morgan Chase è pronto a restituire gli aiuti di Stato relativi al Fondo “TARP”, ed è disposta a farlo anche subito. L’istituto di credito a stelle e strisce, forte di una trimestrale chiusa con profitti pari a $ 2,14 miliardi grazie all’ottimo andamento della divisione consumer, ed in scia agli effetti positivi derivanti dall’acquisizione degli asset di Bear Stearns, ha fatto registrare nel primo quarto un volume d’affari pari a ben $ 26,9 miliardi. L’utile trimestrale di JP Morgan Chase ha battuto le attese del mercato, in linea con quanto avvenuto per i bilanci del primo quarto 2009 presentati da Goldman Sachs e da Wells Fargo. Oltre a JP Morgan, che nei confronti del Governo americano, ha un debito di 25 miliardi di dollari concessi con il Fondo “TARP”, il Troubled-Asset Relief Program, anche Morgan Stanley, Wells Fargo e, come accennato, Goldman Sachs, hanno espresso l’interesse e la volontà di restituire gli aiuti anche attraverso operazioni di aumento di capitale e/o emissione di obbligazioni.
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