L’ultima chiusura del titolo di Royal Bank of Scotland alla Borsa di Londra rappresenta l’emblema dei paradossi finanziari: le aspettative del mercato sul settore bancario britannico sono fin troppo basse e il gruppo ha annunciato una perdita trimestrale, oltre che prospettive negative fino al 2011. Eppure Rbs ha registrato un rialzo nelle sue quotazioni. La perdita dell’istituto relativa al primo trimestre 2009 ammonta a circa 44 milioni di sterline, mentre i crediti in sofferenza sono aumentati di quattro volte. La fiducia dei mercati è stata motivata soprattutto dalle buone performance della divisione investment banking di Rbs, l’unico a brillare con un utile di 4,27 miliardi di sterline. Ma ogni entusiasmo viene spazzato via dalle parole di Stephen Hester, direttore generale della banca:
Non vedo segnali di ripresa dalla recessione, i prossimi due anni saranno durissimi, anche perché stanno aumentando i crediti inesigibili e Rbs è molto esposta.