Riuscirà General Motors a sfuggire alla bancarotta? O seguirà le orme della Chrysler? Ebbene, cresce il partito di chi prevede che la società di Detroit guidata da Fritz Henderson alla fine ricorrerà comunque ed inevitabilmente al “Chapter 11” della Legge fallimentare americana. La proposta di swap relativa alla conversione delle obbligazioni in azioni General Motors non appare infatti molto allettante per i possessori di complessivi $ 27 miliardi di titoli, e difficilmente si potrà arrivare alla quota del 90% di adesioni necessaria per far sì che il piano di ristrutturazione della società possa avere quell’efficacia richiesta dalla “task force” del settore auto istituita e voluta negli Stati Uniti dal Presidente Barack Obama. Di conseguenza, nonostante i vertici di General Motors preferirebbero proseguire con la ristrutturazione evitando la bancarotta, sotto l’ombrello della protezione dai creditori, invece, la società di Detroit potrebbe tagliare i debiti e gli asset non profittevoli emergendo dalle procedure fallimentari con una robusta posizione finanziaria che la rimetterebbe in carreggiata.
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