A marzo in Italia, rispetto allo stesso mese del 2008, le vendite al dettaglio hanno fatto registrare una contrazione del 5,2%, mentre rispetto al mese di febbraio del 2009 la variazione è stata positiva per lo 0,1%. A rilevarlo è l’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, precisando che la variazione negativa anno su anno del 5,2% è la risultante del calo del 5,1% dei consumi di prodotti non alimentari, e del 5,6% per quelli alimentari. Anche per lo scorso mese di marzo, quindi, gli effetti della crisi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si sono fatti sentire, anche se la variazione leggermente positiva rispetto a febbraio lascia ben sperare per un’inversione di tendenza della propensione al consumo delle famiglie italiane. Il calo degli acquisti degli italiani ha interessato sia quelli effettuati presso gli esercizi commerciali con piccole superfici (-5,4% la variazione tendenziale), sia presso la grande distribuzione organizzata con un -4,8%. Il calo più ampio è stato registrato dagli ipermercati (-5,5%) e dagli esercizi specializzati (-6,2%), mentre il dato “migliore” è quello degli esercizi non alimentari con una variazione congiunturale delle vendite in calo del 4%.
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