Quella attuale è una fase di alta tensione per i rating sul debito degli Stati sovrani. Dopo l’abbassamento del rating sul debito in valuta estera del Giappone, e la messa sotto osservazione del rating della Gran Bretagna, con un outlook passato da “stabile” a “negativo” da parte dell’Agenzia Standard & Poor’s, tutte le attenzioni si sono ora spostate sugli Stati Uniti, dove la crescita esponenziale del deficit per effetto dei massicci piani di intervento del Governo nell’economia rischia di far “saltare” la “tripla A” anche sul debito pubblico americano. Il Regno Unito e gli USA, infatti, al momento come rating sul debito hanno ”AAA”, ovverosia quello massimo, ma di certo non può essere “garantito” a lungo termine in presenza di un forte deterioramento della congiuntura e di conti pubblici fuori controllo anche se in via temporanea. Nonostante tutto ciò, Barack Obama ha ostentato in merito grande tranquillità sottolineando come non ci siano particolari preoccupazioni per un’eventuale revisione dei rating sul debito degli Stati Uniti; i mercati, intanto, si “adeguano” con la conseguenza che l’euro sul dollaro si è portato sui massimi da inizio anno al livello di 1,40.
3 commenti su “Economia USA: la “tripla A” sul debito è a rischio?”