Elio Lannutti di Adusbef ha stilato una classifica delle offerte: emerge che i mutui a tasso fisso sono soggetti ormai a degli spread (il guadagno delle banche) di circa 4 volte rispetto ai tassi di riferimento stabiliti dalla Banca centrale europea (4,21 eurirs a 20 anni, contro tasso Bce all’1%). Ecco finalmente spiegato perchè i tassi Bce diminuiscono ma quelli dei mutui non si muovono proporzionalmente.
Le banche stanno ripetendo la stessa strategia fraudolenta messa in atto tra il 2003 ed il 2005 – afferma Lannutti – allorquando costrinsero 3,2 milioni di famiglie su 3,5 milioni di mutuatari richiedenti i prestiti per acquistare la casa,ad indebitarsi a tasso variabile,invece degli irripetibili tassi fissi, qualche anno dopo (2007),a seguito dell’aumento del costo del denaro ci hanno rimesso la casa, mandata all’asta dalle stesse banche che avevano consigliato i tassi variabili magnificandone la convenienza.