Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, in occasione di un’audizione alla Camera ha annunciato una rivoluzione nel settore pubblico affermando:
Non penso i dipendenti pubblici siano antropologicamente nè diversi nè peggiori, tutt’altro, servono regole per il datore lavoro e sanzioni per i lavoratori. Poi bisogna misurare la soddisfazione dei clienti finali, cioè dei cittadini.
Non potevamo aspettarci nulla di meglio, se realmente si misurasse l’efficienza di un ente pubblico tramite la soddisfazione dei cittadini e si prendessero poi misure in merito, molti problemi sarebbero sicuramente risolti. Ci auguriamo che Brunetta presti fede alle sue parole.
All’inizio Brunetta mi stava simpatico, ma ultimamente non lo capisco, sono daccordo con quello che dice che il servizio che eroga la pubblica amministrazione deve essere il cittadino a decidere se è ottimo o no. Perché se ci sono piu no che si allora stà al dirigente di quel settore a provvedere di migliorarlo, e non a quelli che stanno tranquilli a Roma, e che prendo dei stipendi d’oro? per cosa fare alla fine, solamente danni e basta.