Tagliare le risorse destinate al trasporto pubblico e in particolare a quello locale. Così il governo italiano intende fronteggiare i costi delle misure fiscali da esso varate. I circa 400 milioni di euro riservati al trasporto pubblico per il triennio 2008-2010 serviranno al governo per coprire l’Ici e, probabilmente, per finanziare Alitalia.
Siamo alle solite, la prima manovra economica del governo penalizza il settore dei trasporti pubblici locali.
Lo dichiara l’Asstra (Associazione Trasporti) dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge fiscale che prevede i tagli al settore dei trasporti pubblici. Sono stati eliminati dal bilancio nazionale fondi necessari all’attuazioni di misure tese a rafforzare il trasporto pubblico e locale, venire in contro all’utenza, limitare l’uso dei mezzi privati e scremare la circolazione dei camion.
I tagli maggiori riguardano il “Fondo per la promozione del trasporto pubblico locale”: 353 milioni di euro stanziati dalla finanziaria per il periodo 2008-2010. In questa situazione, che va a pesare su un sistema già in gravi difficoltà, Trenitalia dovrà rivedere la propria offerta ferroviaria per far fronte ai tagli e limitare i danni ai passeggeri. Per Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, è necessario effettuare tagli ai treni locali, in quanto il governo non rispetta gli impegni presi.
Quale azienda può fare un servizio senza essere pagata? Nessuna.- dichiara Moretti– E noi non possiamo continuare a fornire sevizi che non ci vengono pagati, pena il fallimento.
I tagli si indirizzeranno a tutti quei convogli in perdita, che riescono a raccogliere un numero di passeggeri sensibilmente inferiore rispetto alla loro effettiva portata. A partire dal 15 giugno,verranno, inoltre, soppressi una ventina di Intercity, soprattutto in Toscana e in Emilia-Romagna. Scelta obbligata, spiegano le Ferrovie, poichè si tratta di treni che non sono sovvenzionati, che si dovrebbero pagare con il costo del biglietto. La situazione viene ulteriormente aggravata dal fatto che le Regioni non pagano i costi di loro spettanza. Questo perché, la Finanziaria 2008 ha cancellato i trasferimenti dallo Stato alle Regioni dedicati al trasporto pubblico, cosi le amministrazioni non possono onorare gli impegni assunti con le ferrovie.
Per tutte queste ragioni sono stati proclamati una serie di scioperi del trasporto pubblico. La Fit, ad esempio, ha confermato lo sciopero del trasporto ferroviario già proclamato, insieme a Filt e Uilt, per il prossimo 16 giugno, dalle ore 8,59 alle ore 16,59. Previsti altri scioperi il 6 e 7 luglio 2008.
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