L’ultimo studio di Mediobanca, alla quattordicesima indagine annuale sul settore, individua 368 multinazionali nel mondo: impiegano circa 28 milioni di persone nei cinque continenti, coprendo il 15% del fatturato nordamericano, il 17% di quello europeo e il 32% di quello giapponese. Mentre in Europa le più diffuse sono industrie alimentari, chimico-farmaceutiche e meccaniche, in Italia le multinazionali sono 17 per 700mila dipendenti. la più grande é Eni, seguono Fiat, Enel, Pirelli, Prysmian, Buzzi Unicem, Indesit e Barilla. Negli ultimi dieci anni la produttività europea é aumentata del 36%, ma gli stipendi non hanno subìto lo stesso incremento (sono aumentati di soli 18 punti): ciò significa che nelle multinazionali si lavora di più e si viene pagati meno rispetto a qualche anno fa. Complice probabilmente il fatto che molto di queste aziende hanno aperto negli ultimi anni semmpre più sedi presso quei Paesi dove la manodopera ha un costo molto basso (Cina, India, Europa dell’Est).
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