E’ allarme rosso in Italia per i conti pubblici. A preoccupare, in particolare, è la rilevazione sul rapporto deficit-PIL del primo trimestre del 2009 fornita dall’Istituto Nazionale di Statistica; l’indicatore nei primi tre mesi di quest’anno segna infatti una crescita del 9,3%. Trattasi del peggior dato mai registrato da ben dieci anni, ovverosia da quando è iniziata la rilevazione delle serie storiche, e conferma come l’impatto della crisi economica e finanziaria sul nostro Paese abbia lasciato il segno. Basti pensare che nei primi tre mesi del 2008 l’indicatore sul rapporto deficit-PIL misurato dall’ISTAT si era attestato al 5,7%. Il forte peggioramento, in accordo con quanto reso noto dall’Istituto Nazionale di Statistica, è frutto di un calo delle entrate e di un contestuale aumento delle spese. E proprio sulle entrate, quelle riguardanti in particolare il fisco, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ne sta monitorando l’andamento dopo che, tra l’altro, nei giorni scorsi il Premier Berlusconi aveva parlato per il 2009 di un calo delle entrate fiscali attorno ai 37 miliardi di euro. Ma il ministro Tremonti ha comunque confermato nelle ultime ore che le entrate fiscali restano in linea con le previsioni.
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