La Banca centrale americana non ha nessuna fretta di cambiare l’orientamento in materia di politica monetaria che, allo stato attuale, con i tassi confinati nella banda di oscillazione dello 0-0,25%, risulta essere a dir poco espansiva. In virtù del fatto che l’economia USA è ancora debole, e visto che l’inflazione è ampiamente sotto controllo, anzi più bassa del dovuto e del normale, il Presidente Ben Bernanke, in accordo con delle dichiarazioni apparse sul “Wall Street Journal“, ha sottolineato e ribadito come si passerà ad un orientamento monetario restrittivo solo quanto le condizioni lo richiederanno. I tassi di interesse, infatti, potranno essere ritoccati verso l’alto solamente in presenza di pressioni al rialzo sui prezzi, ma quando ciò accadrà, in base a quanto messo in evidenza dal numero uno della Fed, la politica restrittiva non avrà una lunga durata. E’ lecito supporre, quindi, che probabilmente almeno per tutto il 2009 la Fed lasci i tassi invariati, e che possa agire sui tassi solo quando i segnali di ripresa del ciclo saranno più chiari e nitidi, a partire dall’inversione di tendenza di un mercato del lavoro che ancora negli States sforna disoccupati.
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