La ripresa su scala globale sta probabilmente arrivando prima del previsto, e conseguentemente prima del previsto dovrebbe rimbalzare anche la domanda di energia. Ad accorgersene è stata l’AIE, Agenzia Internazionale per l’Energia, sottolineando come la domanda di petrolio nel 2009, sebbene in calo rispetto al 2008, appaia destinata ad aumentare un po’ più del previsto. Ma che ne sarà di conseguenza per l’andamento dei prezzi? Ebbene, gli ultimi dati sulle scorte di petrolio USA, salite ben oltre le attese, dovrebbero nel brevissimo termine contribuire a calmierare le quotazioni del petrolio, mentre per quanto riguarda la dinamica dei prezzi siamo ancora ben lontani dal poter parlare di spinte inflazionistiche. Negli USA, ma anche in Europa, l’inflazione è infatti non solo ampiamente sotto controllo, ma anche fin troppo bassa a causa della contrazione e stagnazione dei consumi. Insomma, il rischio di ripresa dell’inflazione da qui a fine anno può diventare reale solo se il petrolio dovesse salire troppo nei prossimi mesi rispetto alle attuali quotazioni.