Negli Stati Uniti tiene banco la “chiusura” che verrà attuata oggi dalla città di Chicago per crisi: non vi sono più soldi nelle casse e, nonostante il Comune abbia assicurato che verranno garantiti i servizi di emergenza, i servizi pubblici rischiano uno stop pressoché totale. Si tratta di una misura estrema da parte della città, ma consentirà di risparmiare solamente 8,3 milioni di dollari di stipendi, una cifra nettamente inferiore rispetto al disavanzo della città. Anche i trasporti rimarranno fermi per mancanza di fondi. La bancarotta della finanza locale sta dunque contagiando anche una delle metropoli più ricche del Mid-West, indebolita dal crollo delle entrate; l’amministrazione di Chicago dipende infatti in modo prevalente dall’imposta sulla casa e da alcune tasse sui consumi, vale a dire le voci di gettito su cui la recessione ha avuto un impatto maggiore.