La crisi finanziaria non si ferma ad innalzare in maniera inverosimile il prezzo del petrolio, ma spinge al massimo storico anche le quotazioni di soia e mais che rappresentano la principale fonte per l’alimentazione degli animali negli allevamenti. A loro volta aumentano i prezzi di latte e carne. Il mais costa 7,95 dollari a bushel (quasi 19 centesimi di euro al chilo) e la soia 15,69 dollari a bushel. Aumenta anche il grano con prezzi che hanno toccato 9,92 dollari a bushel (quasi 24 centesimi di euro al chilo). Questo secondo quanto rilevato da Coldiretti, secondo la quale:
Occorre investire nella produzione agricola per dare stabilita’ ai mercati e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nelle diverse realta’ del pianeta, dove le politiche di mercato devono valorizzare prima di tutto le produzioni locali per essere meno dipendenti dalle esportazioni.
Tra l’altro il maltempo e le calamita’ hanno ridimensionato le previsioni di un aumento dei raccolti mondiali di prodotti agricoli di base necessari per far fronte alla accresciuta domanda dei paesi emergenti come Cina ed India provocando un aumento dei prezzi che sono destinati a rimanere alti nei prossimi mesi.
L’Australia e’ stata colpita dalla peggiore siccita’ del secolo con inevitabili impatti sulla produzione, in Cina le scosse di terremoto che hanno interessato la provincia del Sichuan hanno provocato danni che ammontano a circa sei miliardi di dollari per effetto della perdita di circa 350mila tonnellate di grano, 20mila ettari destinati a sementi di riso. Le perdite di bestiame sono stimate intorno ai 2 miliardi di dollari con oltre tre milioni di suini morti. Negli Stati Uniti le alluvioni del MidWest hanno sommerso le coltivazioni di mais dell’Iowa.
Dagli Stati Uniti – continua la Coldiretti – partono il 60 per cento del mais, un terzo della soia e un quarto del frumento commercializzati a livello mondiale e gli andamenti delle produzioni sono destinati ad influenzare le quotazioni a livello internazionale.
Certo che dobbiamo proprio fidarci di chi fa le previsioni e ci consiglia i prodotti che dobbiamo seminareìììì
Personalmente penso che sia meglio tirare una moneta per aria e decidere cosi cosa fare; in questo modo abbiamo il 50% di possibilità; se ascoltiamo i nostri consulenti siamo sicuri di sbagliare scelta.
Ciao a tutti ed in bocca al lupo.