La Riserva Federale potrebbe tagliare nuovamente i tassi di interesse Usa in presenza di dati economici deboli nei prossimi mesi. Cosi’ il presidente della Fed di Richmond, Jeffrey Lacker, che ha anche previsto, a suo dire, una lieve recessione, poco profonda e con una ripresa lenta. Secondo Lacker la preminenza di rischi di un calo dell’economia potrebbe giustificare da ultimo un nuovo allentamento dei tassi. Ma e’ proprio l’azione della Fed che dovrebbe fornire all’economia americana quel sostegno necessario per evitare il baratro della recessione. Dal 1987 ad oggi, cioe’ dall’inizio dell’era Greenspan fino a questi anni di reggenza Bernanke la Fed e’ sempre intervenuta ogni volta che c’e’ stata una crisi per evitare il crollo dei mercati. L’obiettivo e’ quello di evitare uno scenario giapponese, dove anni fa si e’ verificato un crollo del valore degli immobili sommato a uno dei titoli azionari che continua a pesare sulle sorti dell’economia.
C’e’ troppo pessimismo sullo stato di salute dell’economia americana e questa sfiducia si respira soprattutto sui mercati finanziari. La Borsa di New York ha chiuso nella giornata di ieri in forte ribasso dopo la diffusione dell’indice sull’andamento del settore servizi che rappresenta circa il 90% dell’economia americana. Per la prima volta dopo cinque anni il settore ha fatto registrare una contrazione e questo ha aumentato ancor di più la paura di una recessione alle porte negli Stati Uniti. Alla fine delle contrattazioni il Dow Jones ha chiuso a -2,92 per cento e il Nasdaq ha perso il 3,08 per cento. In calo Nyse Euronext nel pre-mercato, il titolo perde il 3,9% a 79,50 dollari nonostante nel quarto trimestre il gruppo abbia registrato una forte crescita degli utili. E’ in territorio negativo anche Yahoo, che perde l’1,1% a 29 dollari dopo il downgrade da parte degli analisti di Bank of America. Inverte la tendenza, invece, Avon che mette a segno un forte rialzo del 3,2% a 37,15 dollari in scia alla pubblicazione dei dati del quarto trimestre.
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