I dati che emergono dal rapporto dell’Ocse “Education at a Glance” non sono certo incoraggianti per la nostra scuola: le ore che gli studenti italiani passano in aula sono di gran lunga superiori a quelle di molti altri coetanei stranieri, ma i risultati non vi sono. L’organizzazione parigina sottolinea come l’istruzione e l’adeguata formazione saranno due fattori determinanti per uscire dalla crisi, anche se nel nostro paese c’è molto da fare in questo senso. Anzitutto, i risultati sono scarsi: le 8.000 ore degli studenti italiani fino a 14 anni non hanno consentito di evitare le ultime file nei test internazionali. La formazione è poi scarsamente flessibile e, soprattutto alle medie, le materie sono divise in tre rigidi blocchi: lettere, matematica e scienze. Preoccupano infine i dati sull’abbandono scolastico; la percentuale di chi non conclude la scuola dell’obbligo in Italia è del 20%, più alta persino della media Ocse (19%).
2 commenti su “L’Ocse valuta la scuola italiana: bocciatura senza appello”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
una domanda soltanto: si migliora la qualità dell’insegnamento stipando fino a 32 alunni in aule di capienza limitata ?
@ precario da dieci anni:
Certamente capienze così vaste non contribuscono a migliorare la qualità e l’immagine del nostro insegnamento; inoltre, i dubbi che aleggiano attorno alla riforma Gelmini rendono ancora meno rosee le prospettive in questo senso.
Cordiali saluti