Il colosso dell’informatica Ibm, da anni leader nel settore dei supercomputer, è finito nel mirino del Dipartimento di Giustizia a stelle e strisce; si indaga, in via preliminare, sul mercato dei computer mainframe e sulla possibilità che Ibm possa aver monopolizzato il settore, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, in maniera tale da esercitare un abuso di posizione dominante. Ibm è leader negli Stati Uniti, e non solo, nel fornire supercomputer, che di norma hanno un costo dell’ordine del milione di dollari, alle grandi corporation americane ma anche alle agenzie governative per il processamento e l’archiviazione dei dati. Il Dipartimento di Giustizia Usa, tra l’altro, si è mosso in scia ad un reclamo presentato in merito dalla “CCIA”, la Computer and Communications Industry Association, ma ci sono anche al centro interessi di mercato da parte di concorrenti come Oracle e Microsoft.