Sembra non arrestarsi più la crescita vertiginosa del tasso di disoccupazione statunitense; il Dipartimento del Lavoro ha infatti provveduto a pubblicare il dato, mettendo in luce come la percentuale sia ormai giunta al 10,2%, vale a dire il livello più alto dal 1983. Un incremento di questo genere si è sostanzialmente tradotto nella perdita di ben 190.000 posti di lavoro a ottobre (solamente il settore manifatturiero ha visto perdere 61.000 occupazioni nell’ultimo mese). Al contrario, i comparti del’istruzione e della sanità hanno mostrato un andamento inverso, riuscendo a guadagnare entrambi oltre 45.000 posti di lavoro. Le stime future sulla disoccupazione non sono certo incoraggianti: dal momento dello scoppio della crisi già 7,4 milioni di dipendenti sono diventati disoccupati e anche per il 2010 l’aumento non accennerà a rallentare. Tra l’altro, bisogna ricordare che proprio questa settimana la Fed ha mantenuto invariati i tassi, sottolineando i problemi del mercato del lavoro.