Rispettando le previsioni e le attese del mercato, la Banca centrale europea in data odierna ha lasciato invariato, all’1%, il costo del denaro; il Consiglio direttivo della Bce ha così deciso di mantenere una politica monetaria accomodante nel giorni in cui, tra l’altro, Eurostat ha confermato come nel terzo trimestre 2009 l’economia nell’area euro abbia fatto registrare un mini-rimbalzo del prodotto interno lordo dello 0,4%. Chiaramente è ancora presto non solo per cantar vittoria, ma anche per rivedere verso l’alto il costo del denaro visto che l’inflazione, per quanto sia tornata a crescere, è ampiamente sotto contro, e visto che permangono ancora rischi per la sostenibilità della crescita economica di medio e lungo periodo non solo per l’area euro, ma per tutte le economie più industrializzate.