Dopo i circa cinque miliardi di euro incassati dallo Stato con lo scudo fiscale, la “sanatoria” sui capitali indebitamente ed illecitamente detenuti e/o esportati all’estero continua. Il Governo, a conclusione di un consiglio dei Ministri, ha infatti annunciato una proroga dello scudo fiscale in due step: fino al prossimo 28 febbraio 2010, infatti, lo “scudante” pagherà un’aliquota non più al 5% ma al 6%; dall’1 marzo 2010 e fino al mese di aprile, invece, i “ritardatari” pagheranno un’aliquota al 7% che, comunque, è sempre a “buon mercato” rispetto alle tassazioni ordinarie sui redditi da lavoro, sia dipendente, sia autonomo. Quello che è stato definito “scudo quater” partirà non appena sarà entrato in vigore il “Decreto Milleproroghe“.
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