E’ stata in linea con le attese la decisione odierna della Banca centrale europea in materia di tassi di interesse. La Bce, infatti, ha confermato la propria politica di “tassi fermi”, lasciando il costo del denaro all’1%, minimo di sempre da quando è entrato l’euro come valuta di scambio nei Paesi membri. Nessuna sorpresa, quindi, da parte del Consiglio direttivo presieduto da Jean-Claude Trichet, che continua quindi, almeno per quanto riguarda la leva sui tassi, a non effettuare interventi dallo scorso mese di maggio, quando la Bce decise di tagliare il costo del denaro di un quarto di punto. Per il breve termine, tra l’altro, gli operatori e gli economisti non sembrano disposti a scommettere sul rialzo dei tassi, mentre qualcosa in merito potrebbe succedere a cavallo tra il terzo ed il quarto trimestre del 2010, quando si presume che a migliorare sarà sia il mercato del lavoro nell’area euro, sia la crescita economica che dovrebbe farsi più robusta.