Cesare Geronzi presidente di Generali e Marco Tronchetti Provera presidente di Mediobanca. Tutto con il benestare di Silvio Berlusconi, “che può contare su un riassetto dell’establishment per lui tutt’altro che sfavorevole”. E’ questo il sunto dell’articolo pubblicato questa mattina da La Repubblica. Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari parla di una “bomba innescata nel capitalismo italiano”. Il giornale scrive che Mediobanca annacquerebbe la sua quota in Generali, per lasciare il posto nel patto di sindacato all’Axa, secondo colosso assicurativo europeo, a cui anche Francesco Gaetano Caltagirone cederebbe una parte delle sue azioni (ora al 2%). Quest’ultimo verrebbe ricambiato nel seguente modo: i francesi di Suez-Gdf uscirebbe da Acea (a sua volta partecipata da Generali con l’1,9%) per lasciargli libertà di manovra nel settore delle acque. Con il trasferimento a Trieste, Geronzi acquisterebbe più forza e autonomia e lascerebbe la presidenza di Piazzetta Cuccia a Tronchetti Provera, attuale presidente della Pirelli (controllata da Mediobanca-Generali e a sua volta azionista di Mediobanca).
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