Quella che sta affrontando l’Argentina è senza dubbio la peggior inflazione degli ultimi vent’anni: si tratta quindi di una sfida ardua e complicata per il governo di Buenos Aires, il quale intende nominare un nuovo presidente per la banca centrale, anche se tale nomina viene vista in maniera scettica dai mercati finanziari. Gran parte degli economisti hanno stimato una crescita di due punti percentuali per quel che riguarda l’inflazione nel corso dell’ultimo mese, il livello più alto dal 1992. Una delle principali conseguenze di tale inasprimento macroeconomico è stata la crescita del prezzo della carne di manzo, uno dei principali beni argentini (+25%). La mossa del presidente Kirchner non ha convinto del tutto, vale a dire la sostituzione di Martin Redrado con Mercedes Marco del Pont alla guida dell’istituto di credito centrale argentino, viste soprattutto le sue posizioni di politica monetaria. Per il momento, è ipotizzabile un accesso alle riserve come soluzione all’inflazione, in modo da mantenere una spesa pubblica piuttosto aggressiva.