I cosiddetti currency swap sono stati utilizzati solo dalla Grecia, per “mascherare” il deficit, oppure è una prassi comune adottata già da molti anni da parte dei Paesi dell’eurozona? La domanda in merito sorge spontanea visto che, in accordo con quanto riporta il Wall Street Journal, ci sono state negli ultimi anni manovre finanziarie in tutta Europa per nascondere disavanzo o quantomeno per spingere verso il basso, in maniera artificiosa, ed al limite della regolarità, il rapporto tra il deficit ed il prodotto interno lordo sotto il livello del 3% imposto dal Patto di Stabilità. Sembra di essere tornati ai tempi della lira, quando fummo costretti a svalutare sotto gli attacchi speculativi; adesso invece sotto scacco sembra esserci l’euro, e quando si parla di valute ecco spuntare il miliardario Soros, il quale senza mezzi termini ha dichiarato che per la moneta unica, anche con il salvataggio della Grecia, “il futuro è incerto“.