I datori di lavoro statunitensi hanno licenziato parecchi lavoratori in luglio e hanno inoltre tagliato le ore per quelli che sono rimasti, facendo dunque rilevare una crescita economica molto debole. Gli americani lavoravano in media 33 ore e 36 minuti alla settimana, sei minuti in meno rispetto al mese di giugno: secondo il Dipartimento del Lavoro è stata la più breve settimana lavorativa dal 1964. Il tasso di disoccupazione sta salendo al 5,7%, il più alto livello dal 2004. Se si aggiunge poi il calo degli stipendi, la situazione appare ancora più grave: il numero totale di ore lavorate in luglio è sceso di 0,4 punti percentuali. In questo senso le imprese stanno aumentando gli sforzi per alleggerire le spese di lavoro, dato che l’aumento dei prezzi della benzina ostacola enormemente i profitti.