Il governo del Portogallo non si è lasciato influenzare in alcun modo dalle pressioni esterne ed ha rifiutato categoricamente di interrompere il proprio piano di austerità: tutto ciò è avvenuto nonostante le operazioni già portate a termine da alcuni funzionari statali, i quali hanno provveduto a cancellare alcune classi scolastiche e a chiudere diversi uffici medici. Il piano in questione è stato ideato per diventare la maggiore austerity da quattro anni a questa parte per la nazione iberica. L’obiettivo del governo di Lisbona, guidato da una minoranza socialista, è quello di ridurre in maniera sensibile il debito interno, il quale, unitamente a quello greco e spagnolo, ha reso insicuri i mercati finanziari. Secondo Gonçalo Castillho dos Santos, segretario di Stato per la Pubblica Amministrazione, il paese non può sacrificare il bene comune per il benessere dell’individuo e vi è dunque la necessità di mantenere i salari ai livelli del 2009.