In tempi di crisi, ne risente anche la birra. Secondo quanto riporta il quotidiano economico Nikkei, infatti, Giappone i produttori del settore punteranno sempre più sulla cosiddetta “bionda povera”, una birra senza malto, poco costosa e sempre più richiesta. I tre principali operatori prevedono un sensibile aumento della produzione (20-45% in più) già in nei prossimi mesi, cavalcando la forte domanda del mercato: Asahi punta a un rialzo del 45% rispetto allo scorso anno, contro il 25% di Kirin e il 20% di Suntory. La birra “povera”, ufficialmente denominata “di terza categoria”, è prodotta da imprecisati liquori, mischiati in due qualità diverse, con un gusto finale simile a quello di una birra annacquata. Attualmente, la birra meno pregiata detiene una quota di oltre il 30% delle vendite complessive.