Il secondo operatore italiano di telefonia fissa Fastweb, e Sparkle, la controllata di Telecom Italia, hanno evitato il commissariamento. Le due società, coinvolte e tirate in ballo nell’ambito di una clamorosa inchiesta per evasione Iva e maxi riciclaggio, possono quindi tirare un sospiro di sollievo dopo che con i Pm di Roma è stato raggiunto un accordo per evitare la soluzione più drastica. L’intesa è subordinata alla presa di alcuni impegni, tra cui delle fideiussioni, con Fastweb che al riguardo ne ha già depositato una da undici milioni di euro corrispondenti agli utili contestati. Inoltre, l’Amministratore Delegato dell’operatore di telecomunicazioni Stefano Parisi si è auto-sospeso fino a quando la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta non sarà chiarita. Il 22 aprile prossimo in prima convocazione si terrà l’Assemblea degli Azionisti di Fastweb che, tra l’altro, sarà chiamata ad approvare il progetto di Bilancio 2009 che è stato rivisto alla luce di quanto accaduto.