Dopo il crollo del Pil nel 2009, l’Italia quest’anno rischia seriamente di chiudere l’anno con una crescita del prodotto interno lordo molto bassa e al di sotto della soglia dell’1% attesa dal Governo. L’Fmi, Fondo monetario internazionale, in un Rapporto anticipato dall’Agenzia Ansa, e che sarà reso noto nella sua interezza il prossimo 21 aprile, stima infatti per l’Italia una crescita del Pil 2010 pari ad appena lo 0,8% rispetto all’1% della precedente previsione. L’Fmi ha però nello stesso tempo rivisto al rialzo le stime di crescita dell’economia mondiale, con Paesi come l’India e la Cina che continueranno a fare la parte del leone rispetto alle economie più mature e, su tutti, ai Paesi dell’Eurozona. L’Fmi, tra l’altro, pone l’accento sulla necessità del risanamento dei conti pubblici in un contesto caratterizzato dalla ripresa dei mercati azionari ed obbligazionari, da una crisi del credito che sembra volgere alla conclusione, ma anche dalla necessità di ritirare le misure di stimolo per evitare che sui mercati possano verificarsi nuove distorsioni speculative.
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