Le ultime contrattazioni del Nasdaq Composite si sono concluse in lieve calo: non è quindi un caso se le attenzioni maggiori sono state rivolte al settore dell’alta tecnologia e, in particolare, alle buone performance fatte registrare da Ibm. Il gruppo di Armonk ha infatti provveduto a innalzare le stime relative ai propri risultati del primo trimestre del 2010, con gli utili e il fatturato al di sopra delle attese degli analisti. Per essere più precisi, c’è da dire che le utile netto è stato fissato a 2,6 miliardi di dollari (+13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), mentre il risultato per azione è salito fino a quota 1,97 dollari. Come è stato anticipato, l’ottimismo deriva anche dalle notizie sul fatturato, previsto molto vicino ai 23 miliardi di dollari (+5%), di poco superiore alle stime precedenti. Si tratta di numeri importanti che, però, non hanno convinto il mercato; in effetti, si attendevano ricavi più solidi, un fattore che ha penalizzato le vendite, soprattutto in after-hours.