Non possono certo dire di aver dormito e di voler dormire sonni tranquilli i grandi gruppi settoriali del nostro paese che vantano una forte esposizione netta in relazione ai titoli pubblici della Grecia. Una delle situazioni più preoccupanti è quella di Generali, la compagnia assicurativa triestina, la cui esposizione ammonta a 749 milioni di euro, ma se si tiene conto anche dei titoli di Spagna, Portogallo e Irlanda, il totale sale fino a 2,2 miliardi. Per quel che riguarda, invece, il gruppo Intesa Sanpaolo, bisogna ricordare che verso la fine dello scorso anno erano stati iscritti a bilancio molti titoli di debito dei paesi europei maggiormente a rischio, i cosiddetti Pigs, ma l’istituto torinese si è già affrettato a precisare che si tratta soltanto dello 0,2% del totale; le esposizioni, dunque, non sembrano preoccupare più di tanto, come accade anche per Fondiaria Sai, ma sarebbe opportuno monitorare con cura i miliardi di euro che sono più a rischio.