Contrariamente ai timori ed alle previsioni dei più pessimisti, non c’è stato alcun “effetto Grecia” sulle aste odierne di titoli pubblici disposte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp), e di Certificati di Credito del Tesoro (Cct), sono infatti andate agevolmente in porto con richieste che hanno largamente superato il quantitativo offerto dal Tesoro. Pur tuttavia, in linea con le attese, ad aumentare sono stati i rendimenti, cosa che di certo è positiva per il piccolo risparmiatore; in particolare, i rendimenti annui lordi dei Btp a dieci anni con scadenza l’1 settembre del 2020, offerti in terza tranche, sono saliti di 0,13 punti percentuali attestandosi al 4,09% lordo che, tolto il 12,5% di tasse, corrisponde al 3,57% netto.