Il varo, fresco fresco, della manovra finanziaria biennale del Governo Berlusconi, per un ammontare pari a ben 24 miliardi di euro, è finalizzata a ridurre il rapporto tra l’indebitamento ed il Prodotto Interno Lordo sotto il 3%, ovverosia sotto il limite imposto dal Trattato di Maastricht. A farlo presente è una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel sottolineare come la manovra si articoli sui tagli alla spesa pubblica e sulla riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione e della politica. A fronte dei tagli previsti per gli Enti locali, a favore dei Comuni, in materia di lotta all’evasione fiscale, ci saranno maggiori introiti sulle somme recuperate. Confermato, come da attese, il congelamento degli stipendi per tre anni nel pubblico impiego a fronte di una contestuale riduzione per le retribuzioni più elevate.