Sono passati oramai parecchi anni dal crac Parmalat. Nel frattempo dalle ceneri dell’ex impero di Tanzi è nata la nuova Parmalat, e nel frattempo la giustizia, come al solito, procede a passo di lumaca nell’emettere le sentenze. L’ultima, quella di appello, a carico di Calisto Tanzi, vede confermata la sentenza di primo grado con una pena pari a ben dieci anni di reclusione ed il contestuale risarcimento alle parti civili di ben 105 milioni di euro. La difesa di Tanzi, che si attendeva una riduzione della pena, ha già annunciato il ricorso in Cassazione non nascondendo stupore per la conferma di una sentenza nonostante, a detta dei legali, Calisto Tanzi non solo abbia contribuito a ricostruire i fatti, ma abbia altresì messo a disposizione tutto il proprio patrimonio personale.