Per le lavoratrici del pubblico impiego, dopo il congelamento dello stipendio per tre anni, potrebbero arrivare altre brutte notizie, stavolta dal fronte pensionistico. L’Ue, infatti, preme, pressa e spinge nel far sì che l’età pensionabile delle donne venga equiparata in Italia a quella degli uomini. Da Bruxelles infatti “raccomandano” all’Italia di fare presto portando l’età pensionabile delle lavoratrici donne a 65 anni; si tratterebbe chiaramente di una riforma strutturale in grado di garantire allo Stato risparmi previdenziali non indifferenti, ma il Governo appare propenso a negoziare con l’Ue una misura per la quale l’Italia, come noto da tempo, rischia di entrare in conflitto con la legislazione comunitaria, ma sulla quale chiaramente i Sindacati vorranno avere “l’ultima parola”.
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