In vista del G20 in Canada, ci sono due Paesi europei, Francia e Germania, che di certo faranno pressioni per la regolamentazione finanziaria sebbene l’America e l’Inghilterra in merito potrebbero invece mettere un freno. Questo è quanto riporta il Wall Street Journal nel sottolineare come gli Stati Uniti, piuttosto, premano per la pubblicazione dei risultati passati e futuri dei cosiddetti stress tests cui vengono sottoposte le banche del Vecchio Continente. Ma il G20, di sicuro, sarà anche l’occasione per parlare del tasso di cambio dello yuan che, come oramai messo in evidenza a più riprese dagli Stati Uniti, altera gli scambi commerciali internazionali visto che il livello della valuta risulta essere sensibilmente inferiore al suo valore reale di mercato.