È partita la corsa ai terreni fertili. Cresce sempre di più, infatti, il numero dei paesi che scelgono di acquistare all’estero grandi appezzamenti di terre fertili. Si tratta per lo più dei paesi petroliferi o sovrappopolati come i Paesi del Golfo, Cina e Corea del Sud che, privi di terre coltivabili, spinti anche dal vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime o gravati da una forte crescita demografica, intendono ridurre la dipendenza alimentare comprando centinaia di migliaia di ettari di campi fertili. Tutto questo comporta un inevitabile aumento del prezzo dei terreni. Negli Stati Uniti, ad esempio, il prezzo medio di un acro di terra, pari a circa 0,4 ettari, è arrivato a 2.160 dollari, facendo registrare un incremento del 14% rispetto allo scorso anno.