La classifica stilata dal fisco sulla ricchezza dei comuni italiani evidenzia una profonda distanza tra il gruppo delle regioni settentrionali, il quale ha continuato a crescere e accumulare redditi fino allo scorso anno, e le regioni del sud, sempre più indebolite dall’impoverimento strutturale: a tale debolezza va anche aggiunto il risultato del contribuente medio italiano, il quale ha visto crescere il proprio reddito solamente del 2% in nove anni. Il profondo divario ha i suoi estremi nei 66.000 euro di media del comune di Ayas (Val d’Aosta) e i 4.000 di Platì (Calabria). La regione che cresce di più è la Lombardia, in cui il reddito medio è di 20.172 euro, il 7,5% in più rispetto al 1999; nelle regioni centrali è Roma a giocare un ruolo essenziale con oltre 20.000 euro, mentre tra le regioni meridionali primeggiano in negativo Basilicata e Calabria, entrambe sotto gli 11.000 euro.
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