Stimiamo in circa 530 mila i giocatori d’azzardo online abituali – informa Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – che regolarmente partecipano ai giochi dei casino’ virtuali sui siti esteri. Con una spesa media pro capite, l’anno, di circa 600 euro.
Cresce quindi il gioco d’azzardo in Italia: seicento euro l’anno per un volume d’affari di 350 milioni. Si tratta del poker on line. Per l’Associazione difesa e orientamento consumatori (Adoc), sono circa 2 milioni gli italiani che hanno partecipato, almeno una volta, a un gioco d’azzardo online e circa un quarto di essi giocano regolarmente sui casino’ virtuali esteri.
Spesso il problema della dipendenza dal gioco viene sottovalutato si tende a considerare lo scommettere più un vizio che una patologia — racconta il dottor Cosimo Marzocca specialista in tossicologia — la maggior parte delle gente non si sente affatto drogata, perché manca una sostanza concreta a cui far riferimento. Il giocatore tipico è solitamente uomo, di età superiore ai 30- 35 anni, di nazionalità italiana, con basso tenore di vita, molto spesso operaio con stipendio non superiore ai 1200 euro al mese.
Ma i rischi, oltre alle perdite economiche, sono molti, dato che il gioco puo’ diventare una malattia. Sono circa 16 mila, infatti, gli italiani “gioco-dipendenti”. “Il 3% dei giocatori abituali possono essere considerati “patologici”, spiega Pileri. Il debito medio contratto dai giocatori patologici si attesta sui 10-12 mila euro, ma si toccano punte anche di 30-40 mila euro. Tutto cio’ mentre sta per partire il poker sportivo on line nell’ambito della piattaforma sugli skill games. I dati sopra citati emergono dall’associazione, come messa in guardia proprio in vista della prossima legalizzazione del poker online.
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