Gli effetti della congiuntura economica negativa si sono fatti sentire anche nell’ambito dei flussi migratori, i quali sono calati in maniera piuttosto consistente per quel che concerne i principali paesi industrializzati: l’allarme in questione è stato lanciato dall’Ocse, nel cui ultimo rapporto è stato sottolineato un declino di ben sei punti percentuali nel 2008 di questo dato statistico, con una ulteriore flessione nel 2009. Che cosa è successo esattamente? I ribassi sono una diretta conseguenza della minore domanda di manodopera all’interno delle nazioni che fanno parte dell’organizzazione parigina, in particolar modo quella relativa ai comparti delle costruzioni e dei ristoranti, da sempre alla ricerca del lavoro degli immigrati. Le prospettive per il futuro parlano di un ruolo più che vitale dell’immigrazione nel contesto economico complessivo, ma queste rilevazioni non aiutano certo; una delle ricette più accettate sarebbe quella di rivedere i limiti alle barriere alla naturalizzazione e alla doppia nazionalità.