Tra colf e babysitter, in Italia il lavoro domestico non conosce crisi ed occupa ben un milione di italiani. A farlo presente è stato il responsabile dello Sportello Colf di Contribuenti.it, Conny Buonomano, dopo che l’Associazione ha portato all’attenzione il fatto che ci sono ancora parecchie centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici domestiche immigrate che aspettano di essere chiamate dalle Questure per firmare il contratto di lavoro, mettersi in regola e, quindi, ottenere il permesso di soggiorno. Non a caso Contribuenti.it sottolinea come su un totale di 300 mila domande presentate siano stati sottoscritti appena 174 mila contratti; c’è quindi un forte ritardo burocratico che penalizza sia i lavoratori e le lavoratrici domestiche, sia le famiglie che hanno bisogno in casa del lavoro di una colf, di una babysitter, ed ancor più di una badante quando nel nucleo familiare ci sono persone non autosufficienti ed entrambi i coniugi lavorano.
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