In Eurolandia il costo del denaro non si schioda dal livello dell’1%. In data odierna, infatti, la Bce, Banca Centrale Europea, ha lasciato invariato il tasso di riferimento così come stabilito dal Consiglio direttivo, e così come ampiamente previsto dal mercato che non s’attendeva alcuna manovra sui tassi nel Vecchio Continente. A tenere banco in questo momento non è tra l’altro il costo del denaro, che si stima rimanga sui livelli attuali ancora per qualche altro mese, ma la forza dell’euro che, per effetto della debolezza del biglietto verde, nelle ultime ore sul forex sta testando l’area di 1,40 contro il dollaro. L’euro, stretto tra lo yuan sottovalutato ed il dollaro debole, rischia di acquisire fin troppa forza con ripercussioni negative sulle esportazioni e, di riflesso, sulla crescita economica nell’area euro.