Il nome Aig (American International Group) è noto soprattutto per la grave crisi dei mutui subprime che ha attanagliato gli Stati Uniti nel 2008: in quella occasione, infatti, la società assicurativa di New York ha perso ben il 40% del proprio valore ed è stato necessario un intenso piano di sostegno governativo che continua ancora. Una chiara testimonianza in questo senso arriva dalla concessione di altri 22 miliardi di dollari, fondi pubblici che sono stati annunciati pubblicamente dal Tesoro; in pratica, la ristrutturazione verrebbe agevolata e, inoltre, si attende anche un utile pari a 180 miliardi, principale conseguenza della vendita della quota di Aig da parte del dicastero americano. Tra l’altro, questo ulteriore fiume di moneta verde proviene direttamente dal fondo anticrisi Tarp (l’acronimo che identifica il Troubled Asset Relief Program), uno dei “residuati” della crisi economica di due anni fa che ancora svolge in maniera egregia la proprio funzione finanziaria.