Chi, e soprattutto cosa fermerà la corsa dei metalli preziosi, a partire dall’oro e passando per l’argento? Ebbene, al momento non sembrano esserci condizioni e scenari tali da innescare profondi ribassi per il metallo giallo che, anzi, sfruttando la debolezza del dollaro, unitamente al massiccio piano di quantitative easing annunciato dalla Federal Reserve, nelle ultime ore ha sfondato la soglia dei 1.420 dollari l’oncia. Sul Comex, allo stesso modo, l’argento viene attualmente scambiato con forti volumi sui massimi degli ultimi 30 anni, ma sui massimi pluriennali ci sono anche il platino ed il palladio a seguito del rischio reale che il massiccio acquisto di asset pianificato dalla Fed crei inflazione; e quando ci sono rischi e tensioni sui prezzi, l’oro di norma tende ad aumentare le sue quotazioni.