Un calo di ben otto punti percentuali: è questo il dato che balza immediatamente agli occhi se si legge con attenzione l’ultimo rapporto stilato dall’Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, il quale si è concentrato soprattutto sull’andamento del mercato europeo dell’auto. Si tratta di una tendenza piuttosto “riflessiva”, pertanto il 2010 non potrà che concludersi con questo inevitabile declino, ma quali sono i motivi alla base di tale segno meno? Anzitutto, c’è da dire che l’ente considera Europa le nazioni dell’Ue insieme all’Efta (European Free Trade Association), il raggruppamento di libero scambio che include tra le sue fila anche Svizzera, Svezia e Danimarca: il ribasso è risultato evidente confrontando i dati odierni con quelli del 2009, così come ha spiegato Eugenio Razelli, numero uno dell’Anfia, ed è stato provocato dalla flessione dei cinque mercati principali in questo senso, il traino vero e proprio del comparto.