L’osservazione del credito che l’agenzia di rating Moody’s ha condotto ieri nei confronti di Enel non dovrebbe portare a risultati incoraggianti: in effetti, la compagnia americana è intenzionata a declassare il giudizio relativo al debito della spa energetica, in particolare facendo riferimento al breve e al lungo termine. Eppure, i presupposti per un rating positivo sembravano esserci tutti. Come ha spiegato la stessa Moody’s, la società romana è stata in grado di ridurre in maniera drastica il proprio indebitamento finanziario, oltre a conseguire migliori parametri di merito, ma né l’ultimo aumento di capitale, né le dismissioni che sono proseguite fino a quest’anno hanno convinto l’agenzia; il declassamento dovrebbe essere provocato in gran parte dai ritardi della cartolarizzazione del deficit delle tariffe spagnole, ma anche dai crediti relativi a Endesa. A questo punto si attende soltanto il taglio da parte di Moody’s: l’attuale rating di Enel è pari ad A2 (buona affidabilità).