Si amplia in maniera piuttosto consistente la lista delle banche d’investimento che la Russia sta approntando in merito ai suoi programmi finanziari: più precisamente, la nazione europea ha intenzione di porre in essere una vendita di assets statali pari a 59 miliardi di dollari, operazione che dovrebbe essere completata entro il 2015. La scelta precedente era ricaduta su dieci istituti, tra cui Morgan Stanley e Credit Suisse, mentre in questo caso sono stati aggiunti altri tredici gruppi. Nello specifico, si tratta di OAO Sberbank, la banca moscovita che può essere considerato il maggior prestatore del paese, Alfa Bank, Troika Dialog (l’istituto russo più antico per quel che concerne gli investimenti), oltre a nomi di spicco della finanza. L’obiettivo è quello di cedere più del 15% del produttore petrolifero Rosneft e le partecipazioni statali nelle due maggiori banche, la stessa Sberbank e Vtb Group, visto che il governo di Mosca è alla ricerca di ben 1,8 trilioni di rubli da utilizzare per assestare il deficit di bilancio.